Ciao,
in questo articolo ti parlerò di: ansia e attacchi di panico… forme di disagio sempre più dilaganti nella nostra realtà biellese e che vedo essere sempre più presente, ahimè, non solo negli adulti ma anche nei giovani e nei bambini biellesi.
Non voglio darti una descrizione accademica di che cosa siano l’ansia ed il panico perché per questo ti basta fare una veloce ricerca su internet…
Voglio invece parlarti sia come psicologa esperta, sia come donna che, da ragazzina, ha sofferto di queste problematiche per poi uscirne vincitrice (si perché sapere di poter dominare il panico è una vera vittoria!). desidero farti comprendere perché ostinarsi a voler “fare da soli” può trasformare la tua vita in una gabbia dalle grate sempre più strette…
RICORDATI: chiedere aiuto ad un professionista non significa essere matti bensì essere profondamente coraggiosi e degni di stima per essersi assunti la responsabilità del proprio cambiamento.
A Biella a chi si chiede aiuto se si ha un attacco di panico?
La priva volta che una persona sperimenta un attacco di panico ha la sensazione di morire, di avere un infarto e dunque, il pronto soccorso è la prima opzione…
poi il medico formula la diagnosi: “Lei non ha nulla di organico: ha avuto un attacco di panico. Le consiglio di assumere x…, di rivolgersi al suo medico di base e (se si tratta di un medico illuminato) le suggerisco un colloquio con uno psicologo.
Ed ora che si fa?
Dopo tale diagnosi molte persone, a Biella, non scelgono di intraprendere un percorso psicologico e su consiglio medico passano subito alla sola via farmacologica.
Per evitare fraintendimenti: quando i farmaci sono necessari vanno assunti ed anche tempestivamente!
E’ compito dello psicologo inviare il paziente, dopo un’accurata valutazione, ad uno psichiatra ma… prima di iniziare lunghe terapie (perché i farmaci antidepressivi non vanno mai presi a singhiozzo o interrotti bruscamente!) è doveroso, per se stessi, capire cosa è davvero successo e cosa sia meglio fare in quel preciso momento.
Spesso si rivolgono a me pazienti che hanno assunto farmaci antidepressivi (perché questa è la categoria farmacologica in cui rientrano i farmaci prescritti per gli attacchi di panico e l’ansia) e ansiolitici per un lungo periodo e che desiderano liberarsene perché non più in grado di comprendere se “da soli” saprebbero cavarsela.
Quando l’assunzione del farmaco è stata portata avanti per anni le cose si fanno più complesse e non si può semplicemente “togliere” senza volersi più confrontare con lo psichiatra…
… era prima che occorreva essere disposti a valutare l’opportunità di una via differente da quella della “pillola magica“.
Semplificando:
se pensi al panico solo ed esclusivamente come una malattia contro la quale non hai potere allora non hai soluzione e togliere il farmaco sarà molto, molto complesso.
Rivolgerti tempestivamente ad uno psicologo ti consentirà di capire cosa ti sia successo e, soprattutto, ti farà comprendere perché non soffri di una malattia incurabile!
Cosa sono l’ansia ed il panico?
Come ho detto all’inizio dell’articolo non ti voglio dare una definizione esaustiva perché so che non è ciò che ti serve davvero.
Tu, come tutti gli adulti e i ragazzi biellese vittime del panico, hai bisogno di poche informazioni che possano farti rivedere la luce.
L’ansia eccessiva ed il panico altro non sono che il chiaro segnale che il tuo corpo ti manda quando per troppo tempo non gli hai dato ascolto, costringendolo a vivere una vita in catene.
“Non vuoi ascoltarmi? Ok ti blocco io… e non potrai più far finta di nulla!”
Ecco che quando spiego questa verità ai miei pazienti, sulla poltrona rossa del mio studio a Biella, la reazione prima è di profondo stupore e resistenza…
“No ma in realtà io non nessun problema, io amo la mia vita, la mia famiglia, il mio lavoro… è solo che ho questa malattia…”
…poi, con calma e attraverso il dialogo e l’ascolto empatico che sono propri del mio modo di essere psicologa, unitamente al racconto di esempi di vita vissuta, ecco che il “vaso di Pandora” si apre ed è il paziente stesso a cogliere che per troppo tempo si era fatto andare bene le cose.
Semplificando:
“Fare finta che vada tutto bene” è atteggiamento che non fa mai rima con equilibrio e gioia, bensì si sposa perfettamente con ansia, paura, insoddisfazione e… quando la goccia che fa traboccare il vaso arriva… con il tanto vituperato panico!
Quando l’attacco di panico è deflagrato è davvero difficile superarlo da soli.
La figura di un professionista del settore che ti aiuti a capire dove e come mettere mano è fondamentale se non vuoi ritrovarti imprigionato nelle tue paure e sempre più costretto a limitare il tuo raggio di uscita e di azione.
Questo fa il panico non gestito: la paura diventa la nota dominante delle tue giornate.
A Biella esiste davvero un modo per superare gli attacchi di panico?
Ogni persona ha il sacro diritto di scegliere ciò che ritiene essere meglio per se stessa ma spesso molte scelte vengono fatte senza essere a conoscenza dell’intero menù di opzioni disponibili.
Essendo passata in prima persona attraverso questo disagio ed avendolo superato definitivamente non posso non rammaricarmi quando incontro pazienti, e non, che da anni assumono farmaci dei quali, in molto casi, non avrebbero avuto bisogno.
Occorre imparare a fermarsi prima di avere un attacco di panico ma se anche si è giunti a quel punto ci sono ancora molte strade da percorrere prima di auto definirsi un malato cronico.
La psicologia usata nel modo corretto può insegnarti a:
- conoscere le tue emozioni;
- ad averne il controllo e…
- ad amare anche quelle che ora tanto odii e che, proprio per questo non ti da pace…
Per superare gli attacchi di panico devi decidere di chiedere aiuto il prima possibile, perché così si hanno molte possibilità per un superamento totale del problema!
E dopo non sarà più la paura la nota dominante delle tue giornate bensì… sarà una piacevole sensazione di leggerezza e libertà.
“Le persone che soffrono di problemi come il panico, di fatto, vanno in panico all’idea di andare in panico. È il fatto stesso di pensare al problema, ad alimentarlo. In altre parole, il problema più grosso non è il problema originario, ma il problema che si ha con quel problema. La chiave sta nello spingere le persone al punto in cui non gli importa più di avere quel problema”.
(Richard Bandler e Owen Fitzpatrick)
Voglio essere onesta con te:
ciò che dovrai imparare per superare questo tuo disagio non sarà sempre semplice e non necessariamente sarà veloce.
Ti posso garantire però, che chi ha deciso di intraprendere un percorso di sostegno psicologico con la feroce determinazione di voler trasformare se stesso e il proprio rapporto con le emozioni non è mai uscito da mio studio deluso.
Ti faccio i miei migliori auguri perché tu possa sentire dentro di te il bruciante desiderio del cambiamento perché solo così la leggerezza potrà impadronirsi della tua vita…
Se sei interessato/a ad approfondire puoi prenotare il tuo primo colloquio compilando il form che trovi qui sotto…
Dott.ssa Valeria Mora
Psicologa cognitivo comportamentale e sistemica
Sono la Dott.ssa Valeria Mora e svolgo la mia attività di psicologa a Biella e provincia da ormai diversi anni. Dimentica il mito dello psicologo da film: non uso lettini, lavoro con tantissime persone sane che da me trovano: ascolto attento, nessun giudizio, consigli concreti con solide basi cognitivo-comportamentali, sistemiche e comunicative.